Vedutho la lucente stella diana

Vedutho La Lucente Stella Diana è una delle poesie più celebri del poeta italiano Gabriele DAnnunzio, scritta nel 1886 e pubblicata nel 1890 nella raccolta "Canto Novo". Questa poesia, ricca di simboli e metafore, è un vero e proprio inno alla bellezza e alla luminosità della luna e alla sua forza evocativa.

La poesia si apre con una descrizione della luna come "lucente stella diana", una figura mitologica che rappresenta la dea della caccia e della luna, Diana.

In questa immagine, la luna è rappresentata come una divinità, simbolo di forza e di potere. Il poeta invita il lettore a guardare il cielo notturno e ad ammirare la luna, che brilla con la sua luce misteriosa e seducente.

Nel secondo verso, DAnnunzio utilizza la parola "vedutho", che significa "veduta" o "panorama", per descrivere la luna come unimmagine panoramica che si staglia nel cielo.

Con questa parola, il poeta invita il lettore a contemplare la bellezza della luna e a immergersi nella sua atmosfera incantata. La terza riga della poesia è un invito a seguire la luna, che si muove nel cielo come un "sole in ozio".

Questa immagine suggerisce che la luna, pur essendo meno luminosa del sole, ha comunque un fascino e una potenza che attirano lattenzione delle persone.

La luna è quindi rappresentata come un essere misterioso e seducente, che incanta e affascina il poeta.

Nelle righe successive, DAnnunzio descrive la luna come un "lungo veliero bianco", che attraversa il cielo notturno.

Questa immagine evoca un senso di movimento e di libertà, come se la luna fosse una nave che naviga nel mare del cielo.

Inoltre, il colore bianco della luna è spesso associato alla purezza e allinnocenza, che si sposano perfettamente con la bellezza della figura femminile della luna.

La luna, nella poesia, è anche descritta come una "croce di luce", che illumina il cielo e gli dà un senso di sacralità e di misticismo.

Questa immagine richiama il simbolo della croce, che rappresenta.